Geoffrey Rosten era un soldato degli Scudi Rossi.

Il 30 Ches 1376, arrivati a Soubar, nella regione dei Campi dei Morti, il gruppo accompagnato da Bronthar Helmbrind, capitano della compagnia mercenaria degli Scudi Rossi impegnata nella regione, trova una situazione inquietante in città. Una strana nebbia avvolgeva tutti gli edifici e rendeva difficoltoso vedere e perfino camminare. In una tenda militare un soldato era stato probabilmente intento a scrivere delle lettere, indirizzate al capitano stesso, riguardanti gli eventi in città e, in particolare, alcune sparizioni. Una di queste riguardava il soldato Geoffrey Rosten, scomparso da giorni.
I compagni sono stati indirizzati verso un tempio presente in città. Qui, Melchiades ha avuto una specie di malore ed ha iniziato a vaneggiare, dicendo, tra le altre una cosa come …è già qui, fuggite… Successivamente il gruppo è stato attaccato da uno strano mostro, il quale si è formato piano piano, componendosi dei vari cadaveri presenti all’interno della struttura. Quando i compagni lo hanno sconfitto, la nebbia si è dissolta e i cadaveri sono cascati di nuovo a terra. Uno di questi era proprio di Geoffrey. Sul muro, scritte col sangue, le lettere W e S.
Il soldato è stato picchiato con una mazza di ferro. Il suo cadavere si trovava proprio dietro l’altare nel tempietto e, dietro le sue spalle, vi è stato inciso il numero 06/21. Un taglio sul polso corrisponde a quello che ha avuto Melchiades in una sua visione. Il corpo presentava un tatuaggio scarnificato nella pelle a forma di simbolo dei Dodici, lo stesso rinvenuto anche sul corpo di Vuldan. Probabilmente i due facevano parte della stessa organizzazione.
Harold è riuscito a fare una domanda al cadavere di Geoffrey chiedendogli del tatuaggio sulla spalla. Il ragazzo ha risposto di esserselo fatto a Baldur’s Gate superata la maggiore età. Inoltre, dopo un’ispezione in città, abbiamo scoperto che in un baule di proprietà del soldato erano presenti vesti simili a quelle di Vuldan, ma più comuni. Segno che, probabilmente, nella loro organizzazione vi era anche una sorta di scala gerarchica.
Pingback:Le Visioni di Melchiades – Stargazers
Pingback:Bronthar Helmbrind – Stargazers
Pingback:Walster Shadid – Stargazers