Mashir Valiir
Mashir Valiir

Mashir Valiir

Mashir Valiir è un’abitante di Homlet, nel Cormyr.

Mashir Valiir

Madre di Mival ed Igan, questa genasi del fuoco matura e attraente lavora oggi presso il laboratorio dell’erborista di Homlet. Attuale compagna dell’erborista stesso, Pradir, ha avuto da lui un nuovo figlio, fratellastro dei due gemelli. La donna appare spesso nelle visioni di Mival ed Igan. Sicuramente è legata alle figure dei XII ma ancora non sappiamo bene con precisione in che modo.

Il 10 Marpenoth 1375 è stata la prima a osservare, interessandosi ad Ejdrha, che dentro il guerriero ci fosse una forza riconducibile al Guerriero del Drago, spingendo il gruppo a viaggiare verso il Cimitero dei Draghi per approfondire la questione.

Nella Fortezza Impossibile

Durante la permanenza nel semipiano di Smuain, il 12 Tarsakh 1376,i compagni si sono ritrovati catapultati ad Homlet. Qui, hanno scoperto di essere in realtà in un futuro o, perlomeno, in una visione di un possibile futuro. Molti cadaveri ricoprivano le strade della cittadina. Mashir giaceva all’interno della bottega dell’erborista: crocifissa sul tavolo da cucina messo in posizione eretta, sulla fronte il simbolo della Madre rovesciato inciso, diversi tipi di ferite sul corpo. Dopo alcuni tentativi da parte dei suoi due figli, una volta che questi due l’hanno toccata contemporaneamente con i rispettivi simboli dei Dodici accesi, il corpo di Mashir si è illuminato verde e oro e i simboli di Mival ed Igan si sono uniti a formare quello della Madre.

L’interazione con Francis

Il 2 Uktar 1376, mentre il gruppo era ad Homlet, le è stato chiesto di analizzare Francis per provare a capire qualcosa di più su di lui. Nel tentativo, la pelle della donna è diventata completamente di colore nero e poi lei è svenuta.

Ad Hectorin e Pavel, successivamente ha confessato che, quando ha toccato il ragazzo, ha visto immagini o scene di vita di Francis indistinguibili. Ad Hectorin ha ricordato quella volta in cui entrò nella testa di Walster Shadid. Mashir ci ha detto di aver visto gente legata, al chiuso, alle quali venivano incise scritte con un kukri sulla pelle; parte del loro sangue era, poi, raccolto in una coppa e dei simboli strani sembravano tracciati sul pavimento.
Ha visto il volto di una donna, o forse una ragazza. Capelli scuri, occhi scuri, bella, forse Morgana? Lei era vestita come una nobile. Prima le sorrideva, si sono baciate, poi l’ha vista in lacrime inveire contro di lei, col sangue agli occhi. Dopo ha visto una pietra o una lastra, o forse più di una. Sembrava comunque come una specie di stele, di colore nero. C’erano altri simboli strani incisi o disegnati sopra ma non li ha riconosciuti. In ultimo, ha detto di aver visto scene tramite i suoi occhi, provando sentimenti strani: curiosità, tristezza, paura e terrore. L’ultima cosa che ha visto era una sagoma di colore rosso. Era alto, ma di più non sa dire.

Un commento

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